L’importanza della sostituzione delle guarnizioni nei turbo

Un saluto a tutti i nostri followers! Oggi ci troviamo in officina per parlare di guarnizioni. Nel mondo dei turbo le guarnizioni sono spesso componenti trascurati, ma in realtà hanno una certa importanza ed andrebbero cambiate ogni qual volta si sostituisce il turbocompressore, sia che si tratti di un prodotto nuovo piuttosto che un rigenerato. Spesso viene invece riutilizzata la vecchia guarnizione: questa operazione non è assolutamente corretta, specie nei sistemi ad alta pressione dove le temperature sono particolarmente elevate come andremo a spiegare dettagliatamente nel filmato.

Ad esempio il Twinair, motore bicilindrico Fiat che ha il carter turbina integrato al collettore di scarico, presenta una flangia collegata alla testa del motore. Dalla testa, nei condotti di scarico uscita valvole, temperature e pressione sono elevatissime: se non avessimo una perfetta tenuta tra flangia e testa motore si potrebbero verificare molteplici problemi al propulsore. Sicuramente verrebbe avvertito un fischio ed i sensori a valle del turbocompressore potrebbero leggere valori relativi ai gas di scarico diversi dalla realtà. Questo porterebbe la centralina ad indicare dati inesatti ad altri sensori presenti. Guarnizione nuove e perfette sono quindi fondamentali per le flange di accoppiamento tra collettore e turbina nel sistema integrato descritto oltre che tra testata e collettore e tra collettore e turbina nei turbo in generale. Per quanto riguarda l’uscita gas anche in questo punto è necessario avere guarnizioni integre che svolgano al meglio la propria funzione, anche se la situazione qui è meno critica rispetto all’ingresso gas, perchè pressioni e temperature sono più basse – i gas una volta giunti in turbina cedono energia termica, circa 100° / 111° di salto termico.

Quella che vi mostriamo in filmato al minuto 2.30 è una guarnizione di ingresso gas del twinair già utilizzata. Questo tipo di guarnizione è realizzata a più strati per garantire una tenuta ottimale; in questo contesto motoristico svolge anche la funzione di “paracalore”. Una volta utilizzata la guarnizione, nella parte di contatto tra le flange viene pressata e l’area di tenuta risulterà cosi compromessa; questo perchè il materiale, non avendo spiccate proprietà elastiche, non potrà più alla ritornare alla sua forma originaria. La guarnizione una volta utilizzata va così buttata e cambiata in caso di sostituzione del turbo. Mettendo a raffronto la guarnizione usata con quella nuova vediamo come quest’ultima mostri chiaramente i profili in rilievo che, non ancora pressati, garantiranno una perfetta tenuta dei gas. Anche altre turbine con flange di dimensioni ridotte, ad esempio quelle con tre fori, necessitano di guarnizioni con un’area centrale in rilievo che pressata tra i componenti, possa impedire ogni fuoriuscita di gas

Nel passato furono realizzati degli studi dai tecnici Lancia dello stabilimento Sangone vicino Mirafiori per comprendere quale fosse la tipologia di guarnizione con la miglior tenuta nei motori a benzina. L’analisi decretò che, nelle flange di dimensioni ridotte, la qualità della tenuta fosse data dalla planarità e dall’elevata rugosità delle superfici. La sostituzioni delle guarnizioni evita il rientro in garanzia di turbocompressori per elevato fischio e impedisce che i gas di scarico girino incontrollati sotto al cofano. Rimaniamo a vostra disposizione per qualsiasi informazione aggiuntiva!

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Articolo a cura di PSGP
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