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La qualità del turbo non accetta compromessi!

Ogni giorno parliamo con i nostri clienti di turbocompressori, sia da un punto di vista commerciale che tecnico, analizzandone anche guasti e cause di rottura. Oggi in particolare abbiamo tipologie di rottura differenti da quelle che avvenivano nel passato. Essendo molto diffusi i motori diesel, le rotture si verificano soprattutto per intasamenti dei filtri antiparticolato (fap), dei catalizzatori e per malfunzionamenti alla valvola EGR; sui motori benzina e applicazioni a gas le cause di rottura sono di tipo diverso e vanno gestite in modo differente.

Abbiamo passato gli ultimi 4 / 5 anni combattendo il prodotti non originale: è stato un periodo difficile, perché molti clienti prestavano attenzione solo ed esclusivamente al prezzo finale del componente. Nel mercato di oggi, dobbiamo dirlo, si sta verificando un forte ritorno al prodotto originale, sia perché le case produttrici hanno ridotto molto i prezzi, sia perché il prodotto non originale ha dato nel tempo moltissimi problemi: è vero che costa poco, però poi costringe ad una ripresa del lavoro e questo nel tempo ha rovinato l’immagine di varie officine, portandole spesso a discussioni col proprietario dell’auto.

Il cliente finale negli anni è stato spesso trascurato. Portando la macchina ad aggiustare e chiedendo di spendere poco, non è stato informato più di tanto sulla qualità e l’origine del prodotto che veniva utilizzato. La qualità di un prodotto non originale non è minimamente paragonabile a quella di uno originale: parliamo di una tecnologia che prevede 190 / 200 mila giri al minuto, a fronte di temperature elevatissime: un prodotto solo apparentemente semplice, ma in realtà con una struttura incredibilmente sofisticata. Il cliente finale deve accettare il giusto prezzo per la giusta qualità e l’officina deve proporre un buon prodotto e saperlo gestire al meglio, perché spesso sostituire un turbo non ha senso se non si risolve prima la problematica al motore che ha portato la turbina a rompersi la prima volta. Senza la giusta analisi e la risoluzione delle problematiche motoristiche in essere, la turbina continuerà inevitabilmente a rompersi. Parliamo di un componente che in otto ore di lavoro fa 50 milioni di giri e dal punto di vista meccanico 50 milioni di giri sono davvero tanti: una problematica non risolta definitivamente, con questi numeri, si ripresenterà certamente una seconda volta.

Il nostro consiglio è quello di affidare il lavoro a professionisti seri e non rivolgersi a coloro che fanno offerte di riparazione a bassissimo costo, perché sarà poi inevitabile doversi ripresentare in officina per un nuovo guasto. La qualità del turbocompressore non accetta compromessi, pena una perdita economica per tutta la filiera!

SAITO serve clienti da Pantelleria alla Val d’Aosta, distribuendo turbocompressori nuovi originali oppure in alternativa turbo rigenerati prodotti internamente, rispettando tutti i criteri tecnici e qualitativi necessari ad ottenere un buon prodotto. Contattate i nostri uffici per qualsiasi necessità commerciale o tecnica, siamo a vostra completa disposizione!


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