Nautica: le insidie di una revisione non accurata!

Cerchiamo sempre di prestare massima attenzione nelle lavorazioni che svolgiamo soprattutto in ambito nautico, perchè in mare la sicurezza viene prima di tutto, anche delle prestazioni. Nei giorni scorsi ci è stato inviato un turbocompressore Holset installato in un’imbarcazione dove era stata riscontrata un’elevata temperatura dell’acqua nel circuito di raffreddamento. La turbina era stata già revisionata a luglio da un’altra azienda ed il proprietario del peschereccio ha voluto approfondire una volta per tutte la questione rivolgendosi ai nostri tecnici. Vediamo come è andata nel filmato!

SAILOG, partner commerciale SAITO, è a disposizione per ogni tipo di consulenza, anche tecnica, in merito all’acquisto di turbo nautici nuovi originali e per revisionare le turbine ammalorate ed i relativi componenti – riser di scarico, valvole, attuatori ecc…
☎ Chiama: +39 0717133171
✉ Scrivi: info@sailog.eu
💻 Website: http://www.sailog.eu
 

In mare sicurezza prima di tutto: non possiamo permetterci ad esempio la rottura di un alberino e la conseguente fuoriuscita di olio che potrebbe andare in aspirazione mettendo il motore in una condizione di autocombustione arrivando fino al grippaggio.

La turbina Holset in questione, raffreddata ad acqua, è stata considerata subito tra i principali indiziati delle elevate temperature riscontrate nel circuito di raffreddamento. Effettivamente analizzando i quattro condotti di raffreddamento e seguendo il loro percorso verso il collettore ed il foro di uscita, abbiamo riscontrato una crepa che si è dimostra importante e soprattutto passante a seguito di una prova idraulica eseguita.

Inoltre ci è stato chiesto di effettuare una perizia sui componenti, in quanto nella revisione eseguita a luglio l’azienda che se ne è occupata ha dichiarato di aver installato componenti ed alberino nuovi. La girante compressore non è nuova, lo rileviamo dalla perdita di lucentezza dell’alluminio per via della sabbiatura, tuttavia il componente è integro. Mentre per quanto riguarda la bilanciatura del compressore abbiamo qualche perplessità, poichè oltre al segno della bilanciatura originale vediamo altri segni in più punti, come se si fosse rimediato ad un primo tentativo non riuscito bene.

Un lavoro svolto probabilmente su un banchettino dove la girante compressore viene montata con l’alberino, ralla e bronzine, una cinghia fa girare l’albero a circa 7000 giri e si effettua l’equilibratura: una metodologia non sbagliata in senso assoluto ma sicuramente superata dalle moderne apparecchiature che ci permettono di effettuare operazioni sicuramente più sofisticate. Equilibrature moderne prevedono il montaggio di tutti i componenti nel corpo centrale: l’intero gruppo viene posto nella macchina dove viene fatta passare aria in pressione e si raggiungono velocità rotoriche molto elevate. Turbo come questo nel filmato vengono portati a 60-70mila giri, mentre turbine più piccole anche 200mila giri per darvi un’idea. A questo punto lo squilibrio viene rilevato e si opera esternamente con asportazione di materiale.

Anche l’albero non è un componente nuovo perchè riporta ancora i segni dovuti alla prima rottura del turbo. Rottura che ha causato un movimento assiale dell’albero e lo sfregamento delle palette contro il paracalore. Da analisi lo troviamo fortemente grippato sul lato turbina e questo ci porta a pensare ad una problematica presente del motore, probabilmente relativa alla pompa dell’olio oppure a dello smeriglio interno rimasto durante il rifacimento del motore ed arrivato fino alla turbina. Pensiamo sia la pompa perchè ci saremmo aspettati più o meno la stessa brunitura sia sulla bronzina di aspirazione che su quella di scarico, mentre è solo quest’ultima particolarmente surriscaldata e grippata. Riteniamo quindi che il problema non sia tanto sull’olio ma relativo invece alle temperature troppo elevate raggiunte dai gas di scarico che, per fenomeno induttivo, hanno investito l’albero azzerando la viscosità dell’olio in prossimità della bronzina di scarico – N.B. il cliente ci ha confermato successivamente di problemi alla pompa dell’olio e della sua sostituzione.

Un lavoro non accurato che il cliente purtroppo ha pagato forse anche troppo. Con cifre inferiori ed un’analisi più accurata si effettuano lavori migliori che non riportano in officina il turbo. In questo settore i professionisti della pesca pagano a caro prezzo ogni giorno di mancato lavoro e non possono quindi permettersi ripetuti fermi della propria imbarcazione.

SAILOG, partner commerciale SAITO, è a disposizione per ogni tipo di consulenza, anche tecnica, in merito all’acquisto di turbo nautici nuovi originali e per revisionare le turbine ammalorate ed i relativi componenti – riser di scarico, valvole, attuatori ecc…
☎ Chiama: +39 0717133171
✉ Scrivi: info@sailog.eu
💻 Website: http://www.sailog.eu

 
 
Articolo a cura di PSGP
Permesso di ridistribuzione dei contenuti di questo sito previo accordo e comunicazione con SAITO, ripubblicando interamente l’articolo e citando la fonte ed url di pubblicazione sul sito saito.it

Back to top
× Come possiamo aiutarti?