Turbine Marine: accorgimenti da osservare durante il fermo barca

Ci troviamo in officina per parlare con Stefano Gallo di turbine marine, in particolare degli accorgimenti da osservare durante il periodo di rimessaggio al fine di allungare la vita del turbo e della propria imbarcazione.

Per informazioni tecniche o commerciali sulle turbine nautiche potete contattare i nostri uffici:
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Siamo in autunno, le barche vengono utilizzate meno rispetto al periodo estivo, e ci si avvicina al momento del fermo barca.

È fondamentale che sia fatto un buon rimessaggio, prendendo tutti quegli accorgimenti necessari, altrimenti la salsedine continuerà la sua opera di corrosione: togliere la barca dal mare, effettuare un lavaggio con acqua dolce utilizzando anche prodotti specifici da far circolare all’interno del sistema di raffreddamento, riferendosi per questo anche ad azienda specializzate.

Nel filmato mostriamo alcune turbine nautiche Holset, IHI e Borgwarner KKK, Mitsubishi che andremo ad analizzare e, se le condizioni delle stesse lo permetteranno, a revisionare. Di base questi turbocompressori a livello di rotore funzionano ancora, ma mostrano comunque segni di ruggine e corrosione. Portiamo ad esempio il profilo interno del carter turbina di un motore Volvo Penta che, nonostante la sabbiatura, andrà rivisto e sistemato poichè è in atto una evidente corrosione da salsedine che ha portato la ghisa a sfaldarsi. Nella stagione successiva queste parti potrebbero staccarsi e circolando internamente, rischiare seriamente di rompere la girante turbina: capite anche voi la serietà della situazione da fronteggiare se questo avvenisse in mare aperto!

Un chiaro segnale ad intervenire è la diminuzione delle prestazioni, dovuta al fatto che la turbina prende molto gioco rispetto al profilo. Le pale della girante dovrebbero girare vicino al profilo ma questo non avviene perchè la salsedine ha corroso la ghisa. Il suggerimento è sostituire il turbo con un prodotto nuovo, originale ed omologato, soluzione da noi consigliata, ma se il budget a disposizione non lo permettesse (e le condizioni di usura del turbo ammalorato fossero recuperabili) si potrebbe valutare anche un prodotto revisionato. Rigenerato sì, purchè fatto benerimozione, pulitura e ricostruzione della parte corrosa dovranno essere operazioni svolte a regola d’arte: questo porterà sicuramente economia nel medio/lungo periodo, perchè verrà allungata la durata del turbo e conseguentemente della propria imbarcazione.

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